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La Sacra Sindone
Discorso del Sindaco Dott. Andrea Benini.

 

Grazie. Buonasera, anch’io ringrazio Maurizio dell’invito. È un testo minuto nelle dimensioni, ma devo dire estremamente ricco e intenso nei contenuti…. e per questo devo dire che appunto è una lettura anche impegnativa.

 

Lo spunto, che credo sia poi il frutto di una serie di conferenze e di approfondimenti... lo racconta all’inizio nel primo capitolo e ad un certo punto una sensazione, una impressione fulminea avuta nell’accostamento di queste due Immagini : un’Icòna - lui che stava frequentando un Corso di Icònografia a Poggibonsi - con l’Immagine fotografica della Sindone, una delle Immagini Sacre più note, forse in assoluto la più nota e una delle più riprodotte al mondo nella storia dell’umanità, addirittura.   E questa impressione, questa suggestione, ha scatenato in Maurizio, una serie di… prima emozioni, come racconta nel libro e poi una voglia di approfondire, di scavare e di andare oltre magari come dire... i luoghi comuni, le apparenze, eccetera e di andare un po’ in picchiata dentro la storia, la ricerca, cercando di capire i perché.

Il lavoro di Maurizio, ci dice quanto invece sia importante a un certo punto fermarsi e cercare di comprendere più in profondità il senso di certe Immagini. Tra l’altro credo che uno studio di un’altra delle figure guida è il libro di Enzo Benassai, se non sbaglio, che è stato un fotografo di professione, quindi è un riproduttore anche lui di immagini e di immagini sacre in particolare, che ancora di più ci dice quanto sia importante il lavoro di scavo, diciamo così, no?, dello sguardo... Invece ecco il lavoro di Maurizio è proprio questo spunto, da una capacità di cogliere un’Immagine con uno sguardo attento, quindi con gli occhi aperti e non chiusi, riuscire poi con la curiosità e in qualche modo con la creatività, tipica dei ricercatori, ad andare oltre. Quindi questo credo che sia in qualche modo tra virgolette “la lezione” importante che possiamo cogliere questa sera dal lavoro che Maurizio ci presenterà, cioè questa necessità di uno sguardo non superficiale, di uno sguardo che sa guardare oltre, di uno sguardo non banale. Ascolterò dunque con interesse la lezione di Maurizio, lo ringrazio ancora dell’invito e vi auguro buona serata. Grazie. 

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