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La Sacra Sindone
Casale Monferrato (Al), 9/10/2014
Associazione Archeosofica 1° Sezione di Casale M.

 

Presentazione di Paolo Canini :

 

Buonasera a tutti e benvenuti all’Associazione Archeosofica di Casale Monferrato.  Il tema che verrà esposto questa sera è :

“Il Volto della Resurrezione e l’Icòna di Andrej Rublev”. Relatore è l’Amico Maurizio De Cicco conosciuto tanti anni or sono presso l’Associazione Archeosofica di  Firenze ed anche in memorabili, quasi epiche, partite di calcio nelle lande senesi. 

Maurizio ha fatto uno studio ed una scoperta piuttosto interessante dopo avere comparato in parallelo, quello che emerge dal Volto della Sindone con l’Icòna di Andrej Rublev . Per chi non lo sapesse, Andrej Rublev si può considerare la punta di diamante  dell’Icònografia russa. Ha prodotto delle Immagini meravigliose che sono state sottratte alla furia Icònoclasta e che possiamo dire, sono state consegnate all’Eternità.

Fra questi Capolavori dell’Arte Sacra Sacrale si può citare la Natività con i Tre Re Magi, la Trinità dell’Antico Testamento ed anche un’ ulteriore Immagine, un’Icòna che rappresenta il Volto del Cristo. La Sindone, più o meno la conosciamo tutti, è quel drappo funebre che secondo i Vangeli sinottici nel quale è stato avvolto, per coloro che ci credono, perché ci sono anche quelli che sono dubbiosi, nel quale è stato avvolto il Corpo del Cristo per essere deposto nel Sepolcro. Questo Sacro Lino ha subito parecchie vicissitudini e traversie ed attualmente è conservato dal 1558 circa nel Duomo di Torino. Riporta l’Immagine frontale e dorsale di un Uomo  che è stato Martirizzato, Flagellato e Crocifisso, con una Corona di spine intorno alla testa. Secondo una consuetudine dell’umanità, cioè quella del dualismo, ci sono due fazioni : quelli che sostengono che il telo di Lino conservato a Torino abbia custodito il Corpo del Cristo e chi invece si oppone a questa affermazione. La Scienza ufficiale ha cercato di dare delle valutazioni attraverso delle ricerche, come quella della prova del carbonio 14, ma sappiamo che le manipolazioni subite da questo lino, ha fatto in modo che questa datazione …. Poi ci sono altre prove che vanno a suffragare che invece risalga alla data della morte del Cristo.  In questa fase entra in campo il Sig. Enzo Benassai che si può considerare uno Scienziato della Fotografia, il quale aveva  durante  il suo apprendistato si occupava di riproduzioni artistiche dei Musei e delle Gallerie di Stato e che “casualmente” si interessa alla Sindone e grazie alle sue capacità di Fotografo e con dei mezzi che non possiamo pensare che siano come quelli attuali, come si dice oggi doveva “avere il manico”,  per usare un eufemismo, grazie a queste sue capacità, fa emergere quello che sul Sacro Lino è appena abbozzato e viene a fare risaltare quella che è l’Immagine del Volto del Cristo, la quale suscita la sensibilità di Maurizio che, facendo un parallelo fra le due Immagini, scopre che …. Ora ce lo dirà lui.    

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